martedì 17 gennaio 2017

La scienza e noi


In un'epoca nella quale sedicenti guru dissertano dell'inutilità dei vaccini, di scie chimiche e quant'altro, è bene ricordarsi sempre come la scienza e la ricerca siano invece i soli fari trainanti del progresso. Dunque, un'occasione imperdibile quella che propone il Teatro "Piccolo Eliseo" di Roma, che organizza 6 incontri (per altrettanti mercoledì, dal 18 gennaio al 17 maggio) per parlare del futuro dal titolo "La scienza e noi" (a cura di Viviana Kasam, giornalista e presidente di BrainCircleItalia, associazione no-profit nata sotto l’egida di Rita Levi Montalcini per incentivare la divulgazione scientifica e i rapporti tra arte e cultura con focus su arte e cervello.). 

La creazione di nuovi materiali come il grafene, le innovazioni nel campo della robotica, della data science, fino alle nuove prospettive dell’optogenetica e della fisica dei quanti: tutti argomenti di cui leggiamo sui giornali, spesso senza comprenderne l’impatto sulla nostra vita. Presentati e intervistati dalla Kasam, i relatori apriranno scenari da fantascienza, in cui si parlerà di leggere il pensiero, di robot-insetti, di computer quantistici, di curare il cervello con la luce

Si inizia mercoledì 18 gennaio, alle ore 20 con "Big Data. L’ombra inquietante del Grande Fratello". Big data è il termine usato per descrivere una raccolta di dati così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per contestualizzarli e interpretarli. Se da un lato se ne potranno ottenere informazioni utili per semplificare e migliorare la vita e ottenere previsioni più accurate, dall’altro il potenziale di utilizzo che comportano pone seri problemi legali e etici. Il rischio è che siano accentrate in poche mani informazioni preziose, che consentiranno di manipolare gusti, coscienza, preferenze di ampi strati della popolazione, come sta già avvenendo nel contesto politico internazionale. Si può porre rimedio senza limitare le libertà di pensiero e di stampa? 

Ne parlano Antonietta Mira, professore di Statistica presso l’Università degli Studi dell’Insubria (Como) e l’Università della Svizzera italiana (Lugano) dove è stata vice-preside della facoltà di Economia ed è co-direttore dell’Istituto Interdisciplinare di Scienza dei Dati, che ha contribuito a fondare nel 2014. Con lei interverrà Maria Grazia Mattei, giornalista, esperta di nuove tecnologie della comunicazione, fondatrice del centro di ricerca, studio e diffusione della cultura dei nuovi media Mattei Digital Communication e organizzatrice degli incontri Meet the Media Guru, sede di confronto con il gotha della cultura digitale internazionale.

Gli altri appuntamenti: mercoledì 1 febbraio, ore 20: Robot. Se gli umanoidi assomigliano troppo agli umani. Mercoledì 22 febbraio, ore 20: Computer quantistici. La grande rivoluzione della tecnologia. Mercoledì 15 marzo, ore 20: Grafene, il materiale da un miliardo di euro. Mercoledì 5 aprile, ore 20: Optogenetica. Colorare i neuroni per curare il cervello (e forse leggere nel pensiero). Mercoledì 17 maggio, ore 20: Cervello e fisica dei quanti Bosone di Higgs, cervello e libero arbitrio.

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