lunedì 23 marzo 2015

Bocciate dal Tar le "nuove" strisce blu di Marino


Il Movimento Consumatori invita l'amministrazione di Roma e il sindaco Marino, autore della controversa delibera sulle strisce blu, a osservare la sentenza del Tar del 17 marzo 2015 che ribadisce la necessità di ripristinare, in assenza di un adeguato servizio pubblico di trasporto, le tariffe agevolate.

“Il Tar - spiega Laila Perciballi dell’ufficio legale MC - ha deciso che non vi è stata alcuna verifica da parte di Roma Capitale circa la specifica domanda di sosta dei cittadini nelle diverse zone tariffate, né alcuna differenziazione è stata operata, ad esempio, tra visitatori e addetti, ovvero, relativamente a questi ultimi, tra soggetti che provengono da zone già coperte da servizi ‘forti’ di trasporto pubblico, e utenti che, invece, si spostano da zone periferiche o, comunque, non adeguatamente servite. Nella sentenza si legge inoltre che le misure rimaste invariate (l’offerta di stalli gratuiti, le tariffe di prossimità etc.), o quelle potenziate (car-sharing, car-pooling e bike-sharing), hanno rilievo del tutto marginale rispetto alla complessiva domanda di mobilità, o comunque rappresentano alternative costose e non disponibili in tutte le zone della città".

Seguendo i rilievi mossi in giudizio da Movimento Consumatori, il Tar ha suggerito di modulare le tariffe e/o le agevolazioni in rapporto alle effettive caratteristiche della zona, all’adeguatezza dell’offerta di trasporto pubblico e alla pressione sugli stalli”. Alla luce di queste argomentazioni, il Tar ha disposto che il ricorso di MC e dei suoi associati doveva essere accolto, con il conseguente annullamento della delibera n. 48 impugnata, nella parte in cui stabilisce l’adeguamento della tariffa oraria a 1,50 euro l’ora in tutte le aree tariffate, all’interno e all’esterno della Ztl, e dove ha sospeso la tariffa agevolata giornaliera pari ad 4 euro per otto ore continuative e la tariffa agevolata mensile, riferita ad un solo autoveicolo, pari a 70 euro. Per bilanciare gli interessi della pubblica amministrazione e i diritti dell'utenza, MC chiede all'amministrazione capitolina di ripristinare la legalità sulle strisce blu adoperandosi affinché i cittadini possano pagare le tariffe previgenti la delibera annullata, adeguando immediatamente i parchimetri e ripristinando gli abbonamenti.

“Grazie alla sentenza del Tar - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori - che riconosce la piena legittimazione del nostro lavoro a difesa degli utenti interessati, MC rinnova il proprio sforzo a tutela dei cittadini e dei pendolari invitandoli a contattare la sezione territoriale di Roma (tel. 06.39735013 - romacapitale@movimentoconsumatori.it) per dare la propria disponibilità ad una pre-adesione a un'azione collettiva per il rimborso dei ticket pagati in eccesso in questi mesi".

Nel frattempo, e invece di rispettare quanto deciso dal TAR, il Comune di Roma ha presentato ricorso contro la decisione dei giudici del Tribunale Amministrativo, chiedendo al Consiglio di Stato la "sospensiva della sentenza che obbliga la Pubblica Amministrazione capitolina a ripristinare le vecchie tariffe per le strisce blu". Il Consiglio di Stato discuterà l'istanza presentata da Roma Capitale lunedì prossimo. "Invece di osservare i principi della sentenza del Tar, informare i cittadini, adeguare i parchimetri, fare una campagna informativa sul sito del Comune di Roma promuovendo le forme di pagamento alternative immediatamente adeguabili - dice Laila Perciballi dell'ufficio legale del movimento Consumatori - Roma Capitale è ricorsa al Consiglio di Stato cercando di ottenere una sospensiva basata sulla propria inefficienza, cioè sull'incapacità di adeguarsi alla sentenza del Tar in breve tempo". 

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